Trattamenti ortodontici: mezzi terapeutici tradizionali e innovativi per un approccio sistematico

a cura di
Dott.ssa Elisabetta Paganuzzi

L’ortodonzia è una branca medica odontoiatrica che si occupa dello studio e del trattamento delle anomalie di sviluppo e posizione dei denti , mascellari e muscolatura facciale. 
La cura con apparecchi mobili e fissi ha lo scopo di ottenere una buona funzione masticatoria , favorire un’armoniosa estetica del viso , dare una stabilità nel tempo al risultato favorendo in questo modo un buono stato di salute del cavo orale.

Ogni caso necessita di una valutazione approfondita cui fa seguito il piano di trattamento; questo viene formulato dopo esame clinico, esami radiografici, fotografie del viso e delle arcate dentarie, modelli studio della bocca , analisi cefalometriche e esami posturali.
Prima di iniziare la terapia è importante che il paziente sia educato a un corretto stile igienico-alimentare e sottoposto a fluoro profilassi per prevenire la demineralizzazione dello smalto.

Nella maggior parte dei casi la terapia viene effettuata attraverso due fasi:

  • la prima detta fase ”intercettiva” può anche iniziare precocemente quando i denti da latte sono ancora presenti . Si applicano mezzi terapeutici quasi sempre mobili in grado di modulare la crescita ossea del palato e della mandibola per ottenere la correzione totale o parziale di una mal occlusione e per impedirne l’aggravamento. Intercetta abitudini viziate del bambino come il succhiamento del dito o del labbro inferiore, la deglutizione atipica,la respirazione orale. In questa fase il coinvolgimento dei genitori è importante per assicurare le condizioni favorevoli alla riuscita della terapia, così come è importante motivare il bambino alle ragioni per cui deve portare l’apparecchio.
  • La seconda fase inizia invece verso il termine della permuta dentaria e permette un corretto allineamento dei denti e una corretta occlusione tra le due arcate dentali. Fa uso di mezzi terapeutici fissi incollati sulla superficie del dente (brackets) a cui si legano degli archi metallici modellati di volta in volta dall’ortodontista ,secondo precise prescrizioni e in grado così di spostare i denti . Terminata la fase attiva del trattamento e ottenuto il corretto rapporto fra i denti delle due arcate, è necessario far seguire la fase di contenzione perché il risultato della cura sia destinato a durare nel tempo. Si applica un apparecchio mobile tipo il posizionatore in materiale elastico oppure una placchetta in resina . La durata di questa fase è variabile e dipende da molteplici fattori come l’età e la gravità della malformazione iniziale. Molto importante è saper continuare a ottenere la collaborazione del paziente anche in questa fase, affinché non appaiano recidive.

Le apparecchiature ortodontiche
Gli apparecchi ortodontici impiegati nelle varie fasi di terapia possono essere fissi o rimovibili. La scelta dipende dal tipo di malformazione e ha sempre una specifica indicazione dettata dallo studio di ogni caso.

Le apparecchiature mobili sono realizzate in resina acrilica e inglobano viti, ganci, archi metallici o cannule entro cui inserire ausiliari, come la trazione extra orale. Vanno portati tutto il giorno, compresa la notte; una volta ottenuto il risultato previsto, il medico può disporre di ridurre le ore di collaborazione.

Le apparecchiature di tipo fisso invece sono costituite da bande e attacchi incollati sulla superficie del dente con una resina adesiva. Dentro questi elementi si lega un arco in lega metallica che è il vero motore del trattamento, in grado di spostare i denti. In alcuni casi è necessario fare uso anche di piccoli elastici intraorali che il paziente impara ad agganciare da solo .

Altri presidi terapeutici che possono essere prescritti sono la trazione extraorale , la mentoniera e la maschera per protrazione.

In epoca più recente è stato introdotto l’uso di micro viti e di piccoli impianti rimovibili da inserire in particolari punti dell’osso, utili in pazienti adulti che seguono una terapia ortodontica preprotesica e che mancano dei denti molari di una emiarcata.

Ortodonzia estetica: si intende l’uso di attacchi in ceramica bianca o materiali polimerici trasparenti il cui impatto è poco disagevole per il paziente in quanto risultano meno visibili.

Esistono anche attacchi incollati sulla superficie interna del dente e questo tipo di terapia si chiama ortodonzia linguale.

Altre terapie sono quelle effettuate con l’uso di mascherine trasparenti sequenziali : queste evitano al paziente di applicare fili e attacchi sui denti , vanno portate con molta regolarità sostituendole ogni quindici giorni. Non possono essere sempre prescritte, ma trovano indicazione solo in alcuni casi di disallineamento dentale.

Nei ragazzi e nei bambini il trattamento preferibile rimane l’apparecchio convenzionale.

Questi presidi terapeuti sono le ultime novità nell’ambito delle apparecchiature ortodontiche per offrire al paziente il massimo risultato estetico anche se non tutte le mal occlusioni possono essere trattate con esse.